Andiamo alla scoperta delle Marine di Nardò

29 Giu

Andiamo alla scoperta delle Marine di Nardò

Chi ama il Salento e ne conosce la geografia, saprà certamente quali sono le differenze tra il litorale adriatico e quello ionico.

Questa terra caratterizzata dall’incontro di due mari è tra le più affascinanti del mezzogiorno d’Italia, poiché permette di ammirare una varietà incredibile di paesaggi ed ambienti naturali, tra cui coste basse e sabbiose dal fascino spiccatamente esotico e falesie alte e frastagliate tipiche dei Paesi nordici.

Oggi vogliamo presentarvi uno dei luoghi più belli del litorale ionico, ovvero Nardò e le sue marine.

Le marine di Nardò, quattro gemme incastonate su un litorale di straordinaria bellezza

Spiagge dorate, bagnate da acque cristalline. È questa la fotografia del litorale su cui si affacciano le Marine di Nardò, situate a poco più di 30 chilometri dal capoluogo di provincia.

Autentici paradisi incontaminati facili da raggiungere, poiché a breve distanza da alcune delle località turistiche più note del Salento: Gallipoli, icona assoluta della movida estiva, e Porto Cesareo, nota soprattutto per la bellezza delle sue spiagge bianchissime.

Chi non conosce questa fantastica zona deve assolutamente rimediare, magari soggiornando in una delle quattro marine di Nardò, località strategiche, ideali per spostarsi agevolmente lungo l’intero litorale ionico.

Le marine sono Santa Caterina, Santa Maria al Bagno, Sant’Isidoro e Porto Selvaggio, luoghi di villeggiatura amatissimi dai neretini, nonché da tutti coloro che nel corso del tempo hanno avuto la fortuna di conoscere queste zone.

In passato, Sant’Isidoro era nota soprattutto per il suo grande mercato del pesce. Oggi, invece, grazie alle sue splendide spiagge dorate, ha cominciato ad attirare un gran numero di visitatori provenienti da ogni parte d’Italia. Ciò che caratterizza il borgo è la torre omonima, costruita nel corso del XVI secolo per proteggere l’area da eventuali incursioni provenienti dal mare.

Il Salento più autentico

A poca distanza da Sant’Isidoro sorge Santa Maria al Bagno, da sempre una delle marine più amate dai visitatori, grazie ad una movida che fa la gioia di chi al relax ama unire anche una buona dose di divertimento.

Nel periodo romano fu una città termale abbastanza famosa, e ciò spiega la presenza del termine “al Bagno” all’interno del nome della località.

Neanche qui manca la torre d’avvistamento che caratterizza la maggior parte delle cittadine costiere del Salento: prende il nome di Torre del Galatena e fu edificata anch’essa durante il XVI secolo.

A Santa Caterina il divertimento la fa da padrone. Abbondano i locali, i ristoranti e i luoghi di ritrovo, sebbene l’area sia nota anche per la presenza di alcune splendide ville signorili, simbolo della classe borghese che un tempo amava soggiornare in loco durante la bella stagione.

La costa prospiciente il nucleo abitato alterna tratti sabbiosi a scogliere, e tale varietà paesaggistica la rende unica.

A presidiare l’area nei secoli passati figuravano Torre dell’Alto e Torre Santa Caterina, anch’esse parte del vasto sistema di controllo che innervava tutta la regione.

Dulcis in fundo, recita un vecchio adagio, ed è proprio il caso di dirlo, visto che abbiamo (volutamente) lasciato per ultima la meravigliosa Porto Selvaggio, una delle perle assolute del Salento.

La sua straordinaria bellezza e il suo carattere selvaggio la rendono diversa dalle località limitrofe. Imperdibile il connubio tra spiaggia, mare, scogliere, macchia mediterranea e pineta, il tutto condito dalla presenza scenica di altre due antiche torri di guardia, che rispondono ai nomi di Torre Inserraglio e Torre Uluzzo.

portoselvaggio