La bellissima Villa Tamborino a Maglie

21 Giu

La bellissima Villa Tamborino a Maglie

Nel cuore del Salento, al limitare della Grecia Salentina e a poco meno di 30 km da Lecce, sorge il borgo di Maglie. Questa cittadina del Basso Salento può essere considerata il fulcro economico del territorio, perché qui si producono ad esempio oggetti in ferro battuto, bellissimi merletti e ricami. Tra le principali attrazioni di Maglie, oltre a chiese e palazzi nobiliari, c’è Villa Tamborino, un gioiello verde tutto da scoprire.

Da giardino privato a parco pubblico

Una delle storiche famiglie di Maglie è quella dei Tamborino e proprio un suo esponente di nome Achille, di professione senatore, ha voluto realizzare quello che diventerà la bellissima oasi verde di Maglie. Affidò il progetto del suo giardino privato a Tommaso Pispico, che lo terminò nel 1874: un secolo dopo la famiglia Tamborino donò al comune di Maglie il loro parco, che venne poi aperto al pubblico.

Oggi la Villa è meta di sportivi che vogliono allenarsi tra il verde, persone che vogliono rilassarsi in un ambiente bucolico e le famiglie con bambini.

Villa Tamborino, affacciata sull’omonima piazza, è un parco grande ben 7 ettari, progettato in gran parte all’inglese, tranne nella parte iniziale dove spicca lo stile tipico dei giardini all’italiana, con tanto di piante grasse, palme, abeti, siepi e soprattutto pini di Aleppo.

A spasso per Villa Tamborino

Oltrepassata la scalinata d’ingresso, si accede al padiglione semicircolare eretto in stile neoclassico: l’elegante struttura è abbellita con sei piccoli pilastri decorati con motivi floreali, mentre al centro si trova il busto che raffigura Achille Tamborino.

Dal Padiglione si ammira il lussureggiante viale centrale, cinto da alberi ed eleganti sculture: da qui si ramificano sentieri e aiuole fiorite, penetrando il giardino all’italiana.

Proseguendo lungo il grande viale si arriva nel fitto di un boschetto di lecci, punteggiato di piante di agave, laghetti, panchine e giostrine per bambini: sono poi molte le grotte artificiali con pareti ricoperte di cocci in ceramica, pietre e conchiglie, con anche la presenza di stalagmiti e stalattiti prelevate dalle grotte carsiche presenti lungo la costa salentina.

Superato un bosco di sempreverdi, con pini silvestri e un profumato sottobosco dove si distinguono asparago, alaterno, viburno e lentisco, si arriva al belvedere, che sovrasta un’altra grotta abbellita da un trompe l’oeil a tema marino: dalla terrazza la vista spazia su tutta Maglie e in particolare sul Santuario della Madonna Addolorata.

Staff Porto Selvaggio