L’anfiteatro e il Teatro: testimonianze dell’antica Lupiae romana

31 Mag

L’anfiteatro e il Teatro: testimonianze dell’antica Lupiae romana

Il Salento è noto per le sue splendide spiagge e i lidi nascosti che creano dei paesaggi davvero suggestivi. Questa meravigliosa terra offre anche un patrimonio storico culturale molto importante.

Soprannominato il Tacco d’Italia, il Salento si trova all’interno della macchia mediterranea che ha consentito lo sviluppo di varie attività contadine e la coltivazione degli alberi di ulivo nel territorio. Le sue origini sono da ricercare negli antichi Greci, ma sono stati i romani che hanno portato alla luce tutte le sue particolarità fra cui strade, vie commerciali, sviluppo di nuove città e la creazione del porto di Brindisi.

Il Salento ebbe anche diverse incursioni da parte dei Saraceni, ma fu con i Normanni che il territorio venne denominato la Terra d’Otranto. I centri cittadini si caratterizzano per il colore bianco con le porte di colori più vivi, tipici delle abitazioni del Sud Italia.

Questa terra è ricca di folklore, impossibile non citare la taranta, un ballo talmente sfrenato che risulta impossibile rimanere fermi.

Il Salento accoglie tutti i visitatori che hanno voglia di scoprire i segreti e le tradizioni di questo gioiello del Bel Paese.

L’Anfiteatro

La città di Lecce con la conquista romana avvenuta tra il I e il II secolo D.C assunse il nome di Lupiae. Dalle testimonianze rinvenute tra i vari scavi archeologici è stato possibile ricostruire vari monumenti sotterranei, fra cui l’anfiteatro e il teatro romano.

L’anfiteatro, ora situato in piazza S. Oronzo, era stato costruito in modo tale da coinvolgere l’area sia a nord che ad est della città, in particolar modo venne scelto un punto perfetto per essere raggiunto sia da Brindisi che dal porto di San Cataldo.

La scenografia dell’anfiteatro era molto estesa ed era stata organizzata in modo tale da catturare subito l’attenzione e la meraviglia dello spettatore. La posizione dell’anfiteatro, stando alle testimonianze rinvenute, venne cambiata solo nel XVI secolo con un riassetto totale urbano.

L’anfiteatro venne donato alla città di Lupiae da Ottaviano Augusto; la sua estensione esterna era di 102 x 83 metri mentre l’interno misurava 53 x 34 metri. Come tutti gli anfiteatri venne costruito direttamente nella roccia con la parte dell’arena scoperta, molto simile alla struttura dell’arena di Verona. Era costituito da due corridoi anulari, il primo circondava le gradinate e il secondo era esterno, tutto porticato.

La scoperta dell’anfiteatro avvenne nel 1900 grazie al prezioso contributo dell’archeologo Cosimo De Giorgi che fu a capo dei lavori di scavo. La sua funzione era quella di ospitare combattimenti fra gladiatori e animali, la capacità poteva arrivava si pensa fino a 14.000 persone.

Interessante rilevare che in epoca medioevale i resti dell’anfiteatro vennero usati dagli abitanti come mezzo di fortificazione del centro cittadino. Odiernamente l’anfiteatro è usato per ospitare concerti, spettacoli ed eventi in un’atmosfera davvero suggestiva, soprattutto al tramonto quando i colori irradiano questo spettacolare lascito di epoca romana.

Il Teatro

Il teatro dell’antica città di Lecce, al contrario dell’anfiteatro romano, è stato portato alla luce grazie agli scavi durante l’epoca fascista, quindi si tratta di una scoperta davvero tardiva.

Il teatro si pensa fosse in grado di ospitare fino a 5.000 spettatori e qui venivano messe in scena tragedie e commedie. Posizionato alle spalle del convento di Santa Chiara purtroppo non è stato possibile ritrovare la struttura d’origine ma solo una parte dell’orchestra, del banco roccioso e la parte più inferiore delle gradinate.

Tutti i reperti rinvenuti durante lo scavo sono stati portati al Museo Provinciale Archeologico Sigismondo Castromediano e al Museo del teatro Romano dove è possibile vedere delle decorazioni al cui interno è presente il volto dell’imperatore Augusto. Il teatro di Lupiae è l’unico resto di teatro romano in Puglia, il suo valore storico è davvero unico e permette di ricostruire le tappe della storia di questa meravigliosa città.

Staff Porto Selvaggio