News Salento: Castro diventa città d’arte e turismo

21 Mar

News Salento: Castro diventa città d’arte e turismo

Anche Castro è entrato a far parte della lista dei comuni ad economia prevalentemente turistica. Come stabilito dal decreto regionale numero 1017/2015, fanno parte dell’elenco tutte le città d’arte e le destinazioni più richieste.

I comuni inclusi nel registro regionale delle realtà turistiche

L’elenco stilato ed aggiornato ogni 3 anni dalla Regione Puglia, fu istituito nel 2004 e certifica tutte le realtà a vocazione turistica ed artistica presenti sul territorio regionale.

Attualmente, la lista annovera 55 comuni, grazie all’ingresso di 14 new entry, che rispondono ai nomi di Alberobello, Bitonto, Bari, Conversano, Castellana Grotte, Gravina in Puglia, Giovinazzo, Polignano a Mare, Monopoli, Ceglie, Rutigliano, Ostuni, Cisternino e Martina Franca.

A sbloccare il riconoscimento sono state le bellezze paesaggistiche del territorio di Castro, cittadina arroccata su una scogliera a ridosso della costa adriatica, caratterizzata da un mare limpido e pulitissimo.

Non a caso, il suo litorale è stato insignito anche della “Bandiera Blu“, riconoscimento tributato a tutte le località meritevoli della Penisola. Ad elencare i pregi di Castro è intervenuto il sindaco Fersini, che ha presentato una relazione delle peculiarità del territorio comunale.

La storia e le bellezze di Castro

Castro venne fondata in età imperiale, quando le fu dato il nome di Castrum Minervae. In loco doveva esservi anche un tempio dedicato a Minerva, la cui bellezza fu cantata da Omero nelle pagine dell’Eneide.

La cittadina è caratterizzata dalla presenza del Castello Aragonese, costruito nel XIII secolo, dell’ex Cattedrale, risalente al XII secolo, e del Palazzo Vescovile. Il tratto di costa su cui si affaccia l’abitato è costituito da rilievi modesti, che digradano rapidamente verso il mare.

Le falesie sono ricche di grotte e tra le più belle vanno citate la Zinzulusa (così chiamata per l’abbondanza di stalattiti, in gergo dette “zinzuli”) e la Romanelli.

Meravigliosa anche l’area boschiva che sfiora l’abitato, denominata “Parco delle Querce” e cinta da alcuni muretti a secco. Vi abbondano le essenze profumate e le piante mediterranee come il leccio, l’alloro, il nespolo selvatico, il biancospino, l’edera e l’orchidea.

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